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Tutti parlano di AI: come preparare una strategia di e-mail marketing per non farsi cogliere impreparato

L’intelligenza artificiale, che si tratti di strategie di email marketing o di altro, non è un fenomeno legato esclusivamente ad un futuro, prossimo o remoto che sia.
In realtà è già tra noi, anche se magari non ce ne rendiamo conto: non si presenta con scenari eccezionali, alla 2001, Odissea nello Spazio. Ma, certamente, la sua efficienza è in continuo e progressivo miglioramento e nei prossimi anni godremo di funzionalità oggi inimmaginabili. Del resto, fino a poco tempo fa, chi mai avrebbe scommesso sugli algoritmi che oggi consentono alle macchine di AI di apprendere dai dati che vengono loro forniti?
È il caso, per non fare che un esempio, del Rank Brain, un sistema di intelligenza artificiale: nel caso un utente digiti su di un motore di ricerca una parola specifica, la risposta sarà complessa e ampia, caratterizzata da una serie di informazioni aggiuntive legate alla parola di partenza. Questo sistema di machine learning fa sì che il computer risponda all’ultima domanda, analizzando anche le ricerche effettuate precedentemente. Ovvero, è in grado di imparare dall’esperienza passata, per meglio operare al presente e in futuro.
Anche nelle strategie di email marketing l’intervento dell’AI è fondamentale, soprattutto in una prospettiva futura. Ma tutto dovrà passare necessariamente per la raccolta del maggior numero di informazioni possibile e dalla loro analisi.Già oggi, è possibile personalizzare i contenuti e la grafica delle newsletter: in base alla segmentazione dei tuoi contatti, sei in grado di inviare loro il materiale cui siano veramente interessati, anziché spedire alla totalità della tua rubrica le stesse informazioni, uguali per tutti. Quindi, il processo è: raccolta informazioni, elaborazione contenuti differenziati, invio mail per segmenti. Come si diceva, i programmi di email marketing oggi a disposizione consentono al web marketer di lavorare in questo modo. Ma informatici e ingegneri stanno cercando di andare oltre. L’intervento umano infatti è ancora preponderante e imprescindibile, mentre l’obiettivo è quello di automatizzare ancora più tutte le fasi, riducendo al minimo l’operato dell’uomo.
Un altro passo nel senso dell’abbinamento di email marketing e AI è stato fatto con lo sviluppo di software in grado di realizzare da soli una campagna email. L’algoritmo in questo caso analizza le informazioni ricevute dagli utenti: non solo i tassi di apertura e quelli di lettura degli invii, ma anche (e qui sta il punto fondamentale) il linguaggio utilizzato nei commenti (feedback) dagli utenti che aprono le mail. Insomma, ancora machine learning: il software interpreta le reazioni, i sentimenti, le parole degli utenti e sulla base di questa interpretazione, sviluppa le campagne successive. Ovviamente, il programma ha la capacità di gestire tutto il processo: analisi dei commenti, ricerca di informazioni ulteriori, elaborazione dei contenuti, invio (ovviamente per segmenti di utenza) nei giorni e agli orari, in cui più alta è la probabilità di apertura e lettura. Per quel che riguarda il contenuto, questo software di email marketing e AI elabora tutti gli elementi: il titolo o oggetto della mail e il corpo (copy), entrambi scritti con linguaggio human friendly e con attenzione ai concetti fondamentali del brand; le call-to-action, scelte con cura tra tutte quelle a disposizione, optando per quella che meglio si adatti al singolo caso.
Se sei convinto che una macchina non possa superare in capacità di scrittura un uomo, ti lasciamo con due ultime brevi considerazioni. I test hanno mostrato da un lato un’efficacia di questo sistema definito zero spammy (nessuna mail è finita nella posta indesiderata), dall’altro una qualità migliore di quella dei testi scritti da “umani” nel 95% dei casi! Ti basta per deciderti ad adottare l’intelligenza artificiale per le tue campagne di email marketing?